La Basilicata è una regione italiana che in realtà pochi conoscono.

La sua terra è caratterizzata da un’ambiente piuttosto brullo ma regala panorami mozzafiato a picco sul mare.

Questa regione di cui di solito si parla molto poco è tornata alla ribalta grazie a numerosi film di attori partenopei che hanno deciso di portare sullo schermo la sua bellezza: Rocco Papaleo, lucano doc, è uno dei promotori di film girati nella sua terra natia.

La Basilicata in realtà ha molti luoghi caratteristici da offrire, ospitando sei tra i borghi più belli d’Italia: Acerenza, Castelmezzano, Guardia Perticara, Pietrapertosa, Venosa e Viggianello.

Acerenza si trova a 800 metri sul livello del mare, ed è famosa perché possiede la struttura tipica di una città medievale, essendo circondata una cinta di mura. Sul suo panorama svetta la Cattedrale romanica consacrata a Santa Maria Assunta e San Canio, risalente all’XI secolo d.c.

Questo borgo è famoso anche per i numerosi palazzi settecenteschi presenti, come il Palazzo Gala e il palazzo della Curia vecchia.

I piatti tradizionali di questo borgo son tre: i maccaroun a desct (pasta fatta a mano condita con legumi o sugo), i z’zridd (pasta di piccola dimensione accompagnata da lenticchie e fagioli)  e la lagana chiappout (dolce preparato con farina di grano duro, cannella, spezie e cotto nel vino).

Castelmezzano può definirsi la perla delle Dolomiti lucane in quanto la sua struttura urbanistica è un tutt’uno con la montagna che ospita il borgo. Camminando per le vie della cittadina infatti è davvero caratteristico notare come la roccia sia un tutt’uno con le case circostanti.

Anche la Chiesa Madre di Santa Maria (XII secolo), che si trova nella piazza principale, è realizzata in pietra locale, confermando l’onnipresenza rocciosa del paesino.

Da non perdere assolutamente è la visita ai resti del fortilizio normanno – svevo a cui si accede tramite una scalinata composta da 50 gradini che porta ad avere incontri ravvicinati coi falchi in un’esperienza piuttosto mistica.

Guardia Perticara è nota come la città delle case di pietra ed è davvero sublime vedere come la pietra di Gorgoglione inondi non solo gli edifici storici della città o i palazzi importanti ma anche tutte le abitazioni.

Questo borgo è da percorrere lentamente, focalizzandosi sulla maestria dei pietrai che lo hanno reso tale.

La cittadina offre inoltre un ottimo piatto tipico, i ferricelli (o fusilli) al sugo di carne, un tipo di pasta ottenuto lavorando l’impasto con un ferro simile a quello da calza.

Pietrapertosa si trova alla fine di una serie di ripidi tornanti, tra il Parco di Gallipoli Cognato e le Dolomiti lucane, rappresentando la perfetta commistione tra rocce e cielo.

Non spicca per sfarzosità, ma per la presenza di molti portali rocciosi, come quello che bisogna attraversare per entrare nell’abitato, che si presenta come un anfiteatro protetto da rocce.

Venosa è forse il borgo che più testimonia la storia romana: nel suo Parco Archeologico si possono visitare le terme e una domus patrizia del I secolo d.C., denominata Casa di Orazio.

La cittadina ospita anche delle catacombe ebraiche, un Castello Longobardo (di cui è rimasto ben poco) e l’imponente Castello Aragonese.

Il vero simbolo della cittadina è la Chiesa Incompiuta della Trinità, che seduce per il suo stile non-finito.

Venosa è famosa anche per l’Aglianico del Vulture, un vino rosso celebrato già da Orazio, il celebre poeta romano.

Concludiamo il nostro tour dei borghi lucani con Viaggianello, il paese delle ginestre.

Degni di nota sono i luoghi di culto, a partire dalla Cappella di San Sebastiano (1400), di origine alessandrina, per continuare con la Chiesa Madre di Santa Maria d’Alessandria e con la Cappella della Santissima Trinità, famosa per i suoi affreschi rappresentanti San Francesco di Paola in pure stile bizantino.

 

 

 

 

 

 

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