Il referendum relativo al Brexit – l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea – che si è tenuto Mercoledì 23 Giungo 2016 ha visto la vittoria del sì. Ciò ha decretato che la Gran Bretagna non farà più parte della Comunità Europea.
Visto perciò che il mio compito è quello di parlarvi di viaggi mi sono chiesta: cosa cambierà d’ora in poi? Sarà possibile comunque circolare tranquillamente in UK o adesso serviranno dei permessi e dei documenti speciali? Come si fa con i viaggi già organizzati? Vediamo di rispondere alle FAQ più frequenti.
Documenti necessari per viaggiare in Gran Bretagna
Come tutti ben saprete, per circolare all’interno dei paesi facenti parte dell’UE è necessaria la sola Carta d’Identità. Perciò anche in Gran Bretagna, fino a ieri, era possibile. Ora però, le cose sono cambiate: la UK non fa più parte dell’UE e figura come nazione estera perciò, per raggiungerla, sarà necessario il Passaporto. Ma da quando la Carta d’Identità non sarà più un documento valido per l’espatrio in UK? David Cameron, attuale premier inglese, ha dichiarato che prima che il cambiamento sarà ufficialmente valido passeranno almeno 3 mesi. Quindi se ne riparlerà a Settembre. Da questo consegue che, se avete programmato un viaggio in UK prima di tale mese, potete tranquillamente viaggiare con la vostra Carta d’Identità.
Passati questi 3 mesi, dovrete premunirvi di Passaporto e appositi Visti sia per lavorare che per studiare.
Cosa succederà a lungo termine
Per tranquillizzarvi, bisogna dire che l’ufficializzazione dell’uscita dall’UE della Gran Bretagna avverrà in tempi piuttosto lunghi: secondo il Trattato di Lisbona infatti quando un paese europeo comunica la sua volontà di uscire dalla comunità europea, bisogna redigere un contratto tra l’UE e il paese uscente; questo iter burocratico ha tempi piuttosto lunghi.
Nord Irlanda e Scozia rimarranno invece parte della Comunità Europea perciò in questi due paesi non cambierà nulla.
Cosa succederà a chi lavora o studia temporaneamente in Gran Bretagna
Questa domanda è la più grande incognita del futuro. I lavoratori e gli studenti presenti in territorio bretone infatti erano, fino al 23 Giugno, protetti in materia sanitaria, civica e nazionale dal trattato UE. Ora però che questo trattato non sarà più valido, cosa succederà? Nell’immediato poco nulla. Nel senso che è molto probabile che studenti e lavoratori saranno obbligati a premunirsi di speciali Visti (come quelli che sono validi per l’Australia o per l’America), ma la Gran Bretagna si è dimostrata piuttosto aperta nell’introdurre questi cambiamenti in maniera graduale, dando così il tempo necessario a tutti per orientarsi.
Si abbasserà il cambio Sterlina – Euro?
A quanto pare sì. Sembra infatti che, già a poche ore dal referendum, il valore della sterlina sia sceso di molto: un prima indagine ha portato alla luce che, in queste ore, bere una birra a Piccadilly Circus (una delle zone più centrali della città) costi all’incirca 5 pound che però non corrispondono più a quasi 10 €, bensì a poco più di 4.
Naturalmente questa svalutazione finirà a breve: si pensa infatti che entro la fine dell’estate la sterlina tornerà ad essere una delle monete più forti in circolazione.
Cosa succederà ai voli low cost
Ryanair, la celebre compagnia aerea low cost irlandese, ha dichiarato che se la Gran Bretagna non si atterrà alle norme del Mercato Comune Europeo in materia di traffico aereo modificherà tutte le rotte, estromettendo l’Isola albionica dagli scali.
Il Paesaggio bretone si abbellirà?
Sembra di sì. La Gran Bretagna ha infatti affermato che parte degli incassi statali verranno usati per migliorare le infrastrutture, implementare i servizi al cittadino e abbellire zone e/o intere città fatiscenti da troppo tempo. Ma i capitali da dove arriveranno? I più maligni hanno affermato che potrebbero arrivare da un aumento delle tasse, comprese quelle di soggiorno addebitate agli stranieri di passaggio. Per ora però è tutto in forse, perciò staremo a vedere.