Vivere in un villaggio in Nepal, per giunta nel bel mezzo della bassa stagione, mi ha insegnato una o due cose su come sopravvivere in un paese dove non si conosce la lingua.

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Con il piccolo aiuto del proprio smartphone e una salutare dose di umiltà, è facile divertirsi a prescindere dalle proprie abilità linguistiche. Qui sotto elenco cinque suggerimenti che ho appreso grazie alla mia esperienza personale.

1. Il telefono è tuo amico

I traduttori sono un’eccellente alternativa al dizionario. Risultano essere anche specialmente validi quando la lingua utilizza un alfabeto totalmente differente come il greco.

Il mio app preferito è Jibbigo, disponibile per iPad, iPhone e Android. Permette di pronunciare o digitare la parola o frase che si desidera tradurre e, con alcuni picchiettii, si otterrà una traduzione sia scritta che orale. Il tasto play è perfetto per evitare brutti errori di pronuncia e, meglio di ogni altra cosa, l’app funziona senza una connessione Internet. Anche Google Translate funziona molto bene. Tutto quello che dovete fare è puntare il cellulare a ciò che c’è da tradurre ed ecco che questa si visualizza sul telefono. Senza una connessione Internet.

2. Non aspettatevi che la gente parli inglese.

Ho sentito miriadi di persone esprimere il proprio disagio e perplessità riguardo a questo errore di valutazione. Con hello, grazie e per favore, la frase “Parla inglese?” si classifica ai primi posti della lingua base. In qualsiasi posto si vada, si impara a dirlo. Anche se biascicate poche parole, la gente apprezzerà la vostra accortezza. Imparare le basi fondamentali di una lingua vi tornerà sempre utile.

3. Chiedete aiuto al concierge.

Molti di coloro che operano nel settore alberghiero parlano un pò di inglese, quindi non infastiditevi di ricevere dei ragguagli sulla pronuncia. Utilizzate i consigli invece come una risorsa perché sono utili per chiedere informazioni o trovare un buon posto per mangiare.

4. Siate degli avventurosi buongustai

Mi è successo di imbattermi in un menu non tradotto: ci ho visto la possibilità di sperimentare cibo che non avrei altrimenti scelto. Uno guarda il menu e poi fa spallucce, il che indica che non sa semplicemente cosa prendere…

Ma tramite gesti e discorsi un po scomposti, sono riuscito a far capire al cameriere ciò che desideravo di più o quale fosse il piatto migliore della casa.

5. Ridete e sorridete…molto.

Per fortuna questo linguaggio del corpo è universale. L’avere un aspetto mite rende più facile avviare una conversazione che consiste principalmente in gesti e mimica. Lavorate quindi sulla gesticolazione!

Comunque, se proprio non riuscite a superare le barriere linguistiche, vi sono sempre i corsi. Rosetta Stone è un buon inizio e esistono una moltitudine di app per imparare le lingue come DuoLingo che vi aiuterà a familiarizzare con le basi. E se queste non dovessero funzionare, provate a iscrivervi ad un corso all’università locale. Potreste anche trovare qualcuno che vi prometterà di imparare le lingue con voi. Non si può mai sapere !

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