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Covadonga in 24 ore: cosa fare e vedere

Covadonga in 24 ore

Se fai un percorso attraverso le Asturie ed è la tua prima volta nel principato, includerai sicuramente una gita a Covadonga in 24 ore e ai laghi di CovadongaQuesta è un’escursione che abbiamo fatto molte volte essendo nelle Asturie, quindi ti diciamo tutto da vedere a Covadonga in un giorno e come scalare i laghi di Covadonga, un altro essenziale.

Covadonga in 24 ore

Covadonga è una piccola parrocchia nel comune di Cangas de OnísInfatti, dalla stessa città di Cangas de Onís è a circa 10 minuti in auto. Covadonga si trova in un ambiente naturale privilegiato: il Parco Naturale dei Picos de EuropaÈ una città nota per la sua storia legata al re Pelayo e alla riconquista della Spagna e anche per ospitare il Santuario del Sito Reale di Covadonga, un complesso monumentale che comprende diversi luoghi da vedere, come la Grotta Santa o la Basilica.

Già alla periferia della città, a circa 15 minuti di auto raggiungiamo un altro punto di interesse, i Laghi di Covadonga. Ora che sei un pò più situato, conosciamo tutto ciò che c’è da vedere a Covadonga in modo da poter organizzare la tua gita di un giorno.

Cosa vedere a Covadonga

Il Complesso Monumentale del Santuario del Sito Reale di Covadonga è dedicato alla Vergine di CovadongaLa Santina, come la conoscono gli Asturiani. Ci sono diversi monumenti che dovresti tenere a mente:

La Grotta Santa

Questo è probabilmente il posto più importante da vedere a Covadonga. Ed è che in questa grotta troviamo una piccola cappella con la Vergine di Covadonga, patrona delle Asturie, e la tomba di Don Pelayo. La tradizione racconta che la Vergine aiutò Don Pelayo a sconfiggere i musulmani nella battaglia di Covadonga. Questa lotta è considerata la prima vittoria della riconquista della Spagna.

La prima costruzione di questa grotta risale al XII secolo, quando il re Alfonso I delle Asturie ordinò la costruzione di una cappella per commemorare la vittoria di Don Pelayo sui musulmani. Secondo quanto si dice, Don Pelayo ei suoi uomini potrebbero essersi rifugiati in questa grotta durante la battaglia di Covadonga. Non sorprende quindi che il re Alfonso X il Saggio abbia ordinato il trasferimento delle spoglie del re nella grotta, per dare maggiore importanza al luogo.

L’attuale Santina risale al XVI secolo e fu donata al Santuario nel 1778. Tuttavia, durante la guerra civile fu rubata e ritrovata in Francia nel 1939. Fu restituita alle Asturie in una sorta di processione attraverso le diverse città che attraversò , fino alla traversata da León alle Asturie attraverso il porto di Pajares e, infine, all’arrivo a Covadonga.

Basilica di Santa Maria la Real di Covadonga

Costruita alla fine del XVIII secolo in pietra calcarea rosa, questa basilica risplende anche nelle giornate più grigie. All’interno ci sono diverse opere d’arte eccezionali:
Don Pelayo a Covadonga, dipinto di Luis de Madrazo
L’Annunciazione, dipinto di Vicente Carducho
Una replica della Victoria Cross dietro l’altare (l’originale è a Oviedo).
Monumento al re Pelayo

Proprio di fronte alla Basilica, sulla grande spianata, troverai il Monumento al Re Pelayo. Si tratta di una scultura realizzata nel 1965 dallo scultore Gerardo Zaragoza. Alle sue spalle svetta la Victoria Cross, emblema del principato.

La Campanona

Un’altra delle icone da vedere a Covadonga è La Campanona, un’immensa campana che è lì solo per decorare ma è una fantastica rappresentazione dell’industria metallurgica asturiana. Si trova appena prima di entrare nel tunnel della Grotta Sacra, guardando in alto a destra.

Pesa né più né meno di 5 tonnellate ed è alta 3 metri. Ma forse una delle cose più notevoli non è quanto è grande, ma quanto sono belli i dettagli decorativi. Se guardi bene, ci sono rappresentate scene della Divina Commedia di Dante.

L’opera è stata una donazione di Arnaldo de Sizzo Norris, conte di origine italiana, e del signor Luis González Herrero.

La fontana delle 7 cannelle

Sotto la grotta c’è una cascata e accanto ad essa si trova la famosa Fuente de los Siete Caños. La poesia dice quanto segue: «La Vergine di Covadonga ha una fonte chiarissima, la ragazza che beve da lei, si sposerà entro un anno». L’immagine che vedrete qui sotto è di aprile 2013, e ad oggi non mi sono ancora sposata, nel caso ci fossero ancora dei dubbi

La piscina che si trova appena sotto la Grotta Santa è conosciuta come il Pozón. Le sue acque provengono dal fiume Las Mestas che, attraversando la Vega de Orandi, si perde in una grotta che si collega con quella sotto l’altare della Vergine.

Il Museo del Sito Reale di Covadonga

Si tratta di un museo dedicato principalmente all’arte sacra, ma anche per conoscere la storia e le trasformazioni che il Santuario ha subito. Ci sono immagini, dipinti, incisioni religiose, tessuti e gioielli, tra gli altri, risalenti ai tempi di Don Pelayo fino ai giorni nostri. Forse uno degli oggetti più notevoli è la corona della Vergine di Covadonga e quella di Gesù Bambino.

Altri luoghi da vedere a Covadonga

Il Monastero di San Pedro: è un edificio abitato da una comunità di canonici che comprende anche una casa per gli esercizi spirituali. Ma come ti ho detto, per quanto ne so, non puoi venire a trovarmi.
Collegiata di San Fernando: è l’edificio più antico del Santuario e si ritiene sia stato costruito sopra un primo monastero risalente all’XI secolo. In origine si accedeva alla Santa Cueva dal chiostro dell’edificio prima della costruzione delle attuali scale.
El Parque del Príncipe: anche se non è molto conosciuto, qui si incrocia un bel sentiero con ponti di legno. Qui troverai luoghi con molta storia, come le vecchie scuole o l’antica Mesón de Peregrinos, un rifugio per pellegrini che operò dal XVIII secolo alla metà del XX secolo.
La Casa dei Musici: nonostante oggi sia una struttura ricettiva rurale, la Casa dei Musici appartiene ad un gruppo di case che furono costruite per i lavoratori o beneficiari del Santuario. Poiché i maestri cantanti del coro vivevano in questo, ecco perché riceve quel nome.

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