Danze tradizionali indiane: Antiche forme di danza

Antiche forme di danza

L’India ha oltre 5000 anni di storia della danza. Le danze tradizionali indiane raccontano storie, adorano divinità o esprimono bellezza ed emozioni interiori.

Il colonialismo inglese rese impopolari le danze tradizionali indiane e alcuni artisti furono proclamati fuorilegge.

Tuttavia, dopo gli anni ’30 questi balli videro una rinascita e oggi sono conosciuti e ammirati a livello internazionale.

La musica ei costumi sono molto importanti nelle danze tradizionali indiane poiché supportano le storie raccontate dalle danze. Le danze tradizionali in India raccontano spesso storie della mitologia.

I passaggi e i gesti delle mani devono essere eseguiti con precisione poiché hanno significati specifici.

I balli tradizionali indiani sono divisi in otto gruppi (classi).

Odissi

Odissi è probabilmente la più antica delle danze classiche indiane. Il suo nome significa “dell’Orissa” in riferimento alla regione di origine della danza nell’India orientale. All’inizio veniva eseguita dalle “ragazze del tempio” (devadasi), ma in seguito fu ballata a corte per intrattenere le famiglie reali ei loro ospiti.

Odissi si distingue per le sue due posizioni tipiche: la prima è il chouka, che è una postura quadrata.

Tribhangi è il movimento caratteristico di Odissi, divide il corpo in tre parti: la testa, il busto e il busto. Il concetto di tribhangi sta nei movimenti indipendenti di queste tre parti in direzioni opposte.

Un altro elemento importante a Odissi è “mudra”. Significa timbro e si riferisce alle posizioni delle mani che raffigurano cose diverse.

Il tema più popolare per Odissi è lodare Krishna, che si credeva essere la più perfetta incarnazione terrena di Dio Vishnu.

I ballerini di Odissi si vestono con i colori tradizionali dell’Orissa – sari in rosso brillante, verde, arancione, viola e giallo. Sono avvolti intorno al corpo in un modo unico che li distingue dagli abiti tradizionali di altre regioni.

Bharata Natyam

Bharata Natyam (o Bharatanatyam) proviene dal sud dell’India. Risale al 1000 a.C. Nei tempi antichi la danza era conosciuta come “Sadir attam” che significa “danza di corte” ed era ballata nei templi dell’India meridionale dai devadasi. Attraverso questa danza i devadasi adoravano gli dei o raccontavano storie diverse dalla mitologia indiana.

Si ritiene che il Bharata Natyam abbia stabilito le basi per altre danze tradizionali indiane.

I passaggi di base in Bharata Natyam sono chiamati “adavus”. Sono combinati con gesti simbolici delle mani noti come “mudra”. È impossibile ballare Bharata Natyam senza imparare tutti i passi adavus. Esistono circa 20 tipi di adavus, che vengono ballati in 3 velocità e 5 ritmi. Ci sono 28 mudra.

Kathak

Kathak è originario dell’India settentrionale. Il suo nome deriva dalla parola “katha” – “racconto”. Le prove del kathak risalgono al IV-III secolo a.C.

Nei tempi antichi c’erano tre principali scuole di kathak, o gharanas: Jaipur Gharana, Lucknow e Banaras Gharana e Rajgarh Gharana.

Il kathak una volta usava la poesia urdu e persiana, oltre ad alcune storie indù. Nel tempo la narrazione è scomparsa dal kathak e oggi è una combinazione di movimento e ritmo.

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