Questo è l’incipit della storia che racconta la sagra dei crotti di Chiavenna ed andremo a scoprire dove parcheggiare per la sagra dei crotti. ” La sagra non è solo Sòrel, vino e bresaola, è tutto questo e altro ancora! È gente riunita insieme per bere, mangiare, cantare e divertirsi riscoprendo e tramandando la cultura locale del crotto.”. 

Il crotto è sempre stato un elemento fondamentale nella vita delle comunità della Valchiavenna.

Il vero crotto non è una comune cantina perché ha un elemento che lo contraddistingue: il “sorel” (dal dialettale “sorà”, ventilare) , cioè uno spiraglio naturale tra le rocce da cui soffia una corrente d’aria che mantiene in ogni stagione la temperatura pressoché costante, tra i 4 e gli 8 gradi sopra lo zero, risultando così fresca d’estate e tiepida d’inverno; si è formato dall’addossarsi dei macigni precipitati dai fianchi delle montagne a causa delle frane post-glaciali, fenomeno fisico ancora in fase di studi e soggetto di numerosi volumi.

Oltre un’ottantina sono le località di crotti in Valchiavenna, anche se la località Pratogiano, un luogo che risale al ‘200 caratterizzato da altissimi platani secolari e da grande valore paesaggistico ed ambientale, è quella dove si svolge la Sagra dei Crotti.

Tuttavia i percorsi sono diversi e consultabili sul sito della manifestazione.  I crotti sono delle grotte naturali dove le persone ancora oggi si ritrovano durante l’inverno e vi conservano i salumi e i formaggi tipici, grazie ad uno spiffero a temperatura costante, proveniente dalla montagna.

La Sagra dei crotti è un percorso enogastronomico che consiste di solito nella visita di quattro crotti, attraversando Chiavenna e le zone limitrofe, una portata per ogni crotto. Nella piantina è possibile prendere nota dei parcheggi dove parcheggiare per la sagra dei crotti.

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